Riforme che non riformano

In https://gpcentofanti.altervista.org/una-chiesa-famiglia/ osservo che nella Chiesa si è sviluppato negli ultimi tempi un orientamento che per certi versi ha positivamente contribuito a scardinare le certezze granitiche dei due storicamente prevalenti. Ma nessuno dei tre orientamenti è ancora consapevole del bisogno di una spiritualità-cultura che non abbia più comunque come riferimento il razionalismo.
Il razionalismo tende a proporre sempre soluziomi tecniche, mero fare. Serve un salto di qualità: https://gpcentofanti.altervista.org/la-nevrosi-della-tecnica/
Questo mero fare sta conducendo ad una super religione dove si parla di incontro, di solidarietà, ma ben guardandosi dal lasciare sviluppare, fin dalla scuola, le identità ed il solo allora autentico scambio. Tale fasulla solidarietà svuota in realtà le persone e rischia di renderle meri individui consumatori persi in una massa anonima. Gente spogliata di tutto, manipolata dal pensiero unico imperante per via del dominio dei grandi media. La società rischia di andare verso il crollo. Dunque né solo identità né solo scambio. La ragione astratta come detto cerca di spegnere la vitale ricerca dei più e può generare minoranze fanatiche delle identità o dello scambio. Termini che in realtà quando si contrappongono anche si spalleggiano nell’impedire la libertà di ciascuno, favorendo gli interessi dei potenti.

Come si vede ho una posizione diversa da quelle, in bianco o in nero, che appaiono sui media. Ma queste voci non trovano modo di esprimersi sui grandi media anche dove evidentemente ben fondate e ricche di spunti originali e anche, su queste scie, di scoperte feconde a tutto campo, così limpide da venire di fatto accettate subito. Qui sta un aspetto del problema di fondo.