La rivoluzione della diffusa traduzione simultanea

In questa cultura della onnipervasiva manipolazione demistificare il linguaggio mediatico è un vero seme di rinnovamento. Quando l’epica del sistema prende a rivelarsi farsa si vedono le prime crepe che preannunciano il suo crollo. Ecco alcuni esempi di un vocabolario tutto da registrare

Il dizionario del sistema

Unità = uniformismo coatto.

Solidarietà = filantropismo omologante, svuotante, manipolante, spogliante di tutto. In nome del rispetto dell’altrui fede o filosofia a scuola non si può esprimere nessuno e quindi, senza sviluppo delle identità, lo scambio è fasullo, appiattisce, rende meri individui consumatori persi in una massa anonima.

Partecipazione, femminismo = cooptazione di persone ad uso del sistema invece che vera libertà di formazione e di intervento per esempio nell’informazione. La liberazione della donna può essere usata contro la maggioranza delle donne e contro ogni persona quando è manipolata.

Alta cultura, arte = Falsamente neutro tecnicismo a tutto campo. Svuotamento generale. Propaganda. Il mero tecnicismo alternativo resta, consapevolmente o meno, nel sistema.

Democrazia = aggirare e raggirare i voleri del popolo.

(Stupefacente) stabilità di governo = dittatura con ogni artificio dei manipolatori informatico finanziari sull’altra delle due nuove, sole, classi sociali, la gente spogliata di tutto.

Opposizione = specchietti di sistema per allodole. Per non lasciare ad altri nicchie elettorali di potere. Oppure: altra gente che si dichiara arbitrariamente la migliore, usando gli stessi metodi tanto criticati del potere. Mirano a sostituirsi al potere. Dove questo è troppo forte prima o poi ne vengono inglobati. Insomma latita il far parlare le persone in base ad una autentica ricerca del vero. Vi è dunque una facile cartina di tornasole: l’ascoltare solo sé stessi, gli altri sono solo utili alleati, quando lo sono.

Complottismo = domandarsi come mai: questi sfasciano tutto e si consolidano al potere; i loro dunque pseudo competenti parlano di democrazia ma chi li contraddice può talora rischiare persino penalmente; domina il virtuale informatico finanziario e tutto, persino le pandemie, spinge verso il virtuale. Mai che qualcosa andasse a vantaggio dei deboli e a svantaggio dei forti.

Competenza = lezioncina d’apparato, sganciata da profonde, libere, plurali e democratiche maturazioni di popolo.

Obiezione di coscienza = fare gli interessi del potere anche contro la legge.

Flagranza di reato = anche l’obiezione sincera di coscienza.

Verità = politically correct.

Prestigio = cooptazione nel sistema.

Slanci ideali = grigia retorica. Vero denaro, potere, fasulla notorietà.

Libertà = teleguida.

Uguaglianza = due pesi e due misure.

Sincerità = assuefazione ai fake spirits.

L’ipocrisia smaccata, cifra dell’impero mediatico