La grazia della Parola

La grazia della Parola

Nel capitolo 10 di Giovanni ai versetti 31ss Gesù propone una riflessione molto profonda che non viene evidenziata di frequente. Alcuni Giudei lo accusano di bestemmiare in quanto essendo uomo si fa Dio. Egli va al nocciolo del problema: se agli esseri umani viene rivolta la Parola di Dio significa che essi sono capaci di accoglierla. Vi è qui insito, sulla scia dei profeti, il superamento di una legge meramente esteriore. Gesù a chi gli pone domande sulla legge spesso risponde citando la legge e i profeti. La Parola può crescere nell’uomo rinnovando la sua vita. Per questo Egli si riferisce alle Scritture che parlano di un consacrato e inviato dal Padre.

Gesù li orienta ad ascoltare il cuore: se non vogliono credere a Lui si lascino toccare dalla grazia delle sue Parole che opera in loro. Infatti proprio perché l’uomo è capace di accogliere la Parola Essa può rinnovargli la vita. La Parola dunque è, in Gesù, un segno perché quando Egli parla dona, a chi vuole, la grazia. I vangeli dicono che Cristo parlava con potenza (più che con autorità, come spesso si traduce il termine ἐξουσία).