Di tutta l’erba un fascio

Ho scritto questo articolo a novembre 22:

E per esempio quest’altro ad agosto 20:

Il papa vede le astrazioni e ha sbloccato da questa grave chiusura ideologica ma più fuggendola che andando oltre. Pressato da tanta pervicace chiusura può finire per non ascoltare i punti sui quali può crescere. Io vedo, sono domande nell’obbedienza e nella comunione nella Chiesa, che Gesù stesso nei vangeli sembra dare la comunione ai discepoli di Emmaus non ancora esplicitamente pentiti e confessati. Che la apparentemente non accolta lavanda dei piedi a Giuda fa intuire che la confessione non è una dogana ma un aiuto consigliabile in un cammino a ricevere l’eucarestia, che può parere Gesù abbia dato a Giuda.

Che Gesù accompagna l’autentica graduale crescita delle persone, è attento ai loro bisogni integrali e non ripete meccanicamente regolette. La parola non è un concetto da comprendere col cervello e mettere in pratica con le proprie inesistenti forze ma un seme che porta gradualmente, a misura, verso il suo compimento.

Sul piano pastorale Francesco è stato una liberazione ma lui lo fa praticamente perché fugge dal razionalismo e dunque alfine esso resta la sua cultura di riferimento, invece il discernere concreto di Gesù va oltre: lo Spirito scende su di lui delicatamente come una colomba, anche attraverso gli altri, le situazioni e gli fa vedere ogni cosa in modo sempre nuovo. Dunque non fuga ma superamento del razionalismo.

Padri dialoghiamo in tutti i modi anche per telefono e dal vivo, anche col papa? Un caro saluto d Giampaolo Centofanti