Cercare il venire di Maria e Gesù

Cari padri il superamento del razionalismo e delle fughe da esso, spiritualismo e pragmatismo, viene dalla grazia che fa intuire la via del concreto discernere di Gesù, Dio e uomo. È la via della coscienza spirituale e psicofisica, del cuore, nella luce che scende delicatamente, a misura, come una colomba e fa fiorire tutta l’umanità della persona rendendola sempre piu consapevole, pur nel mistero vivo ed infinito, e dunque capace di leggere anche nella vita spirituale e umana degli altri. Un profondo superamento delle scissioni e delle giustapposizioni tra spiritualità, filosofia, psicologia, scienza, tecnica, vita pratica. Per le quali per esempio la spiritualità prima o poi facilmente trasmette risposte meccaniche, cose da fare, e la psicologia funzionamenti. Il cuore può venire meno aperto da un amore meraviglioso, a misura, e meno venire tendenzialmente guarito spiritualmente, psicologicamente… Non si è sulla via di comprendere l’autentico cammino, gli autentici bisogni integrali, di ciascuno, non si è sulla via di intuire la chiave specifica del cuore di ognuno.

È sulla strada di questa consapevolezza nel mistero che mi sono vissutamente trovato a sciogliere i principali, secolari, problemi ecumenici, a scoprire una cultura rinnovata a tutto campo, a poter intuire le vie per portare nei modi più diversi a seconda delle situazioni tantissima gente in parrocchia e tendenzialmente in un sereno, a misura, camminare personale e comunitario nella fede (non in eterno riunioni, incontri, non un disordinato fare cose) nella condivisione e nel dialogo con Maria e Gesù, vivi in mezzo a noi, alla luce del vangelo (non in eterno catechesi e via discorrendo). Dite ai miei fratelli di andare in Galilea, là mi vedranno continuare nei secoli il cammino del vangelo dalla Galilea a Gerusalemme con i discepoli di ogni tempo.

Il giorno della mia prima comunione ho ricevuto in regalo la storia di padre Kolbe e da lì mi ha accompagnato in tanti momenti decisivi della mia vita, come l’ordinazione sacerdotale nello stesso giorno della sua. Ecco siamo forse agli albori di una nuova era, quella del superamento del razionalismo e dell’ingresso nella via del cuore nella luce che scende serena, a misura, come una colomba. L’era, forse, dell’Immacolata annunciata da padre Kolbe: alla fine il mio cuore immacolato trionferà.
Ciò passa da tutti i contributi nella storia, da una maturazione graduale e profonda che in mille modi si fa strada nelle persone… E le persone che sperimentano i benefici di questa pastorale sono senza saperlo tra i naturali profeti del nuovo venire di Gesù mentre il pastore, il teologo, non chiedendo aiuto per la propria concreta crescita possono udire teorie nuove, intuizioni anche mirabolanti, ma meno facilmente venire portati dentro il mistero.

In questo tempo così sofferente e svuotante quanto sarebbe importante venire aiutato a dialogare anche con tanti giovani che potrebbero vedere sciogliersi i nodi della loro vita, aprirsi strade nuove. Ecco ciò contribuirebbe al rinnovamento molto più che se mi si lasciasse scrivere sui più noti giornali… Ma solo Dio sa le vere strade della rinascita di ciascuno e di tutti, lui non è un efficientista, ma porta per le vie di un amore che comprende. Dunque è vero viviamo in una cultura del tecnicismo, del “fare” a tutto campo ed è vero che esiste una liberazione umana integrale ma con i suoi tempi e i suoi modi, quelli dell’amore, non quelli del funzionare, che sarebbe tra l’altro un restare ancora in logiche astratte.

Certo è impressionante vedere una possibile rinascita a tutto campo, un possibile sciogliersi di nodi, aprirsi di strade, a tutto campo, un vivificante andare verso una rinnovata attenzione al Gesù dei vangeli non solo come Dio ma anche come uomo, come il vero filosofo potrei dire, mentre oggi ci si rifà a Sant’Agostino, a san Tommaso, a filosofie umane e non si cercano le vie del concreto discernere, maturare, di Gesù. Ecco un vedere e sperimentare che qui si scioglie concretamente ogni nodo, si apre ogni strada, per sé e per quelli con cui si entra in contatto e poi dover aspettare i tempi e i modi di Dio per la diffusione di tutta questa grazia.

Guardiamo Maria, prima vi è stato il grande dono del dogma dell’Immacolata e poi un concilio, il Vaticano I, fortemente veritativo, l’infallibilità papale, poi vi è stato il dogma dell’Assunzione e il Vaticano secondo, con la sua attenzione all’umano concreto. Come se con i tempi della sapienza, nei secoli, Maria indicasse i riferimenti, distinti e complementari, della verità e dell’umanità, dell’identità e dell’incontro, orientando all’uscita dal razionalismo… Ogni Spirito che riconosce Gesù venuto nella carne è da Dio, Dio è più grande del nostro cuore, affema Giovanni nella sua prima lettera. Molte cose ho ancora da dirvi ma per il momento non potete portarne il peso, lo Spirito vi guiderà alla verità tutta intera, ricordandovi quello che vi hi detto. Riportandoci dunque sempre più profondamente al vangelo.

Questo non vuol dire che non sono sulla via di una crescita continua, che non ho esperienze e relativi aggiustamenti da vivere. Per esempio sono stato meno profondamente attento con i pastori, i teologi, i giornalisti, per vari motivi mi sono concentrato poco su ciò e ora le misure posso prenderle gradualmente, nell’esperienza concreta…

Retrodato di un anno preciso questo scritto sul mio blog per lasciarlo riservato. Inoltre digitando questo link https://gpcentofanti.altervista.org/cercare-il-venire-di-maria-e-gesu/
lo si potrà trovare magari modificato e aggiustato.