Seconda Ave Maria

Seconda Ave Maria

Sempre la sera quando scende la tua pace
domando che sia del mondo che non spera.
Potenti affannati a dominare gente
che cerca solo una vita più serena.
Oh Signore, tu sai perché permetti
queste cose, questi dolori, queste ferite
astruse. Quando le cose semplici e buone?
Quando la fede coltivata a scuola,
pure lo scambio col pensare altro?
Lasciateci campare, siamo stanchi.
Viene la sera, ogni voce si fa eco distesa,
quieto il campo di girasoli, il faggio riposa.
Fuma il comignolo del casolare nella tenue rossastra luce diffusa.
E l’allodola dal nido ai margini del bosco
canta che questa vostra vita non è vera.

 

Da: https://gpcentofanti.altervista.org/piccolo-magnificat-un-canto-di-tanti-canti/