La fede e il potere


Per non venire allontanati da Gerusalemme gli apostoli avrebbero potuto accettare di farsi sostituire da uomini graditi ai poteri del tempo? Mi pare di no perché la Chiesa è istituita da Cristo sul fondamento degli apostoli stessi Ciò vuol dire che nella sua stessa natura vi è una libertà dai dominatori terreni che la orienta al martirio.

Avrebbero accettato gli apostoli di nominare nelle varie chiese che andavano nascendo pastori scelti dai poteri terreni? Mi pare davvero difficile perché troppo profonda era stata l’esperienza di vedere Gesù crocifisso e di sentirsi chiamati da lui a quel ministero.

La Chiesa è nata dal sangue di persone che hanno cercato la verità con tutto il cuore, non cercando ogni compromesso per sopravvivere. Cristo agisce nei pastori ma ben al di là di essi. Ma ciò non vuol dire che non sia vitale cercare persone che lascino davvero operare lui nella propria vita.

La Chiesa non è andata avanti in certe epoche pur con gerarchie talora frutto di un vario potere, con sacerdoti talora in cerca di un qualche status, di un certo benessere economico, di una qualche risposta a drammatiche povertà? San Francesco non esortava ad onorare ogni presbitero vedendovi Gesù al di là dei suoi eventuali peccati? Non mi pare che ciò significhi che l’assisiate considerasse per questi motivi la scelta del vescovo sensatamente passibile di compromessi col potere e che non si dovesse cercare in ogni modo di ordinare persone davvero chiamate da Dio.

Perché altrimenti si dice che la Chiesa è cresciuta tanto col sangue dei martiri? Non è fondamentale che i cristiani e soprattutto le guide vivano come chicchi di grano che muoiono nella terra? Certo ogni fedele e anche le guide necessitano di un cammino graduale e bisogna porre grande attenzione alle sofferenze dei perseguitati. Ma si può lasciare che per evitare tali sofferenze la comunità cristiana sia presieduta da fantocci? Non è stata questa mi pare la via della Chiesa nascente.

È vero che anche all’interno della Chiesa non è facile trovare il modo di fare emergere sicuramente come guide uomini di profonda fede. I condizionamenti possono rivelarsi tanti, i profeti non sono spesso stati ai margini nella storia della salvezza? Al punto che ci si può domandare se i profeti noti non siano persone esaltate dagli interessi che a quel tempo cercavano il sopravvento. Forse nel piccolo Israele era almeno talora più facile farsi conoscere e più difficile venire in vario modo messi del tutto in un angolo. E poi il Signore se vuole trova il modo di fare passare il suo messaggio. Inoltre una cosa è scegliere persone colluse coi dominatori altra il cercare guide più mature nel gestire situazioni difficili.

Ed è possibile una Chiesa di pastori liberi nell’epoca della grande comunicazione nelle mani di pochi, del potere civile spesso variamente slegato dal controllo del popolo e tanto più di un popolo non manipolato, nell’epoca della vuota pseudotecnica e dei codici di apparato? Davvero la Chiesa è portata da Cristo ben oltre le debolezze umane. Ma preghiamo sempre che Gesù ci aiuti a cercare le vie di ogni vera, equilibrata, crescita, attenti a non perderci quasi insensibilmente nelle logiche del mondo, nei fanatismi spiritualistici…