Una sordità fortificata

L’Italia sta sparendo ma certi potenti continuano a credersi dei padreterni. Da cosa deriva questa tragicomica sicumera?
Il razionalismo chiude in sé stessi è la coscienza spirituale e psicofisica che è in naturale contatto con lo Spirito che la illumina ed in esso con ogni cosa.
Tutto è svuotamento tecnicista, dunque dominano gli apparati con le loro logiche che rinforzano la fragilità e le false sicurezze di tanti.

La comunicazione è perciò condizionata: dai codici del potere ai quali la libera ricerca del vero non interessa; ma anche dal suo travisamento razionalista: si ritiene di comunicare per teorie astratte mentre la vera crescita avviene nella condivisione della vita concreta, nel confronto sulla concreta vita personale, nella formazione fin dalla scuola alla luce dell’identità liberamente cercata e del solo allora autentico scambio…

Consideriamo l’esempio della visuale della Chiesa circa la scuola. Prima si è voluta imporre la fede a tutti. Poi per evitare ciò si è caduti nell’inganno del falso neutralismo razionalista. Successivamente volendo superare l’intellettualismo si è parlato dello scambio dal vivo ma dimenticando il momento distinto dello sviluppo dal vivo delle identità.

Invece il rischio delle identità ideologiche può venire moderato dal distinto momento dello scambio dal vivo. Ma lo scambio dal vivo può divenire vitale solo se avviene tra cercatori vivi della propria autentica identità. Altrimenti può finire per svuotare ed omologare.

Insomma le vie della vera crescita non sono minimamente cercate, sono travisate da astrazioni varie. Si formano apparati interessati ad imporre la visuale del potente di turno. L’attenzione alla maturazione delle persone è soffocata da criteri burocratici, organizzativi, conservativi del proprio funzionamento di sistema.

I semi della maturazione vera e libera possono svilupparsi solo tra le pieghe di tanta distruzione, sordità, cecità.
Heidegger ha letto bene la chiusura in sé del razionalismo e la conseguente tendenza al crollo di tutto. Non a caso ha affermato che ormai solo un Dio ci può salvare. Ma quella che per lui si può immaginare fosse una constatazione disperata e paradossale in realtà è davvero la via della rinascita: l’apertura delle persone alla luce che illumina il proprio cuore.