Solo in Gesu’ si metabolizza la cultura

Papa Francesco ha stimolato molte guide ad uscire dalle loro granitiche strutturazioni. Aprendo un nuovo varco nella loro mentalità. Alcune per certi aspetti tra le più avanzate vivevano una spiritualità profonda ma con delega di tante cose alle pseudo tecniciste scienze umane, guardate sì con sospetto ma appunto pure con delega. Una minore attenzione all’incarnazione a misura dello Spirito in tutta l’umanità della specifica persona. Si può invece alimentare con discrezione il dialogo personale sulla vita tutta intera e lì si aprono per ciascuno orizzonti di crescita integrale profonda. E imparano anche tali formatori tantissimo. Tutto è grazia spirituale e umana. Nulla è scontato, annoiante…

 

La guida può iniziare dicendo al fedele: se vuoi ascolto volentieri ma è una cosa libera. In molte situazioni il 99,9% delle persone risponde subito positivamente. E possono trovare grandi benefici, andando poi via sorprese, ringraziando. Il punto è che non sono in grado di tematizzare la differenza con altri preti. Stanno bene risolvono ma pensano sia cosa normale. Solo alcune persone con più fede o certe con spiccato bisogno di umanità colgono con diversa consapevolezza la differenza.

 

Francesco invece per fuggire dalle astrazioni finisce nel pragmatismo. Perché anche il suo riferimento resta la fasulla cultura razionalista. Nella Chiesa finora si sono più frequentemente riscontrati tre orientamenti. Tutti non usciti dalla cultura razionalista e dai suoi fasulli discernimenti concreti. I razionalisti convinti; gli spiritualisti sospettosi; e i pragmatisti sospettosi. Gesù non ha mai parlato di fede e ragione ma di Spirito a misura specifica nell’umanità specifica (lo Spirito colomba e i discernimenti concreti di Gesù nei vangeli). 

 

Ma questi tre gruppi danno il vangelo per scontato e restano nelle loro deduzioni. Nel vangelo è nascosta una miniera infinita da scoprire se ascoltiamo l’insegnamento di Gesù: ricominciare sempre dalla Galilea il cammino insieme col Gesù dei vangeli. Sarete miei testimoni perché con me fin dal principio. Invece non si ascoltano questi consigli a tornare sempre al vangelo per lasciare che si riveli sempre di più. È una crescita nella fede e nell’ascolto. Solo la grazia, solo la preghiera che la invoca, puo fare questo. E solo Gesù sa cosa serve di volta in volta.

 

Rupnik è un caso minoritario: fugge nell’arte il razionalismo. Ha molte consapevolezze ma anche lui non ha metabolizzato il problema cultura razionalista come un figlio che non ha metabolizzato i limiti dei genitori. Dunque si chiude a qualsiasi cosa sa di razionalismo senza discernere con cuore aperto. Certi riferimenti culturali trovati con nuovo equilibrio in Gesù servono, se presi con nuovo equilibrio. Si comporta come un figlio che per esempio ha un genitore ansioso e non lo ascolta più nemmeno quando l’ansia non è tale ma è prudenza.