Serenismi e negativismi (Vangelo di venerdì 24 novembre 2023 e commento)

Lc 19,45-48 Sant’Andrea Dung-Lac, presbitero, e compagni, martiri

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
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Gesù non fa violenza alle persone come potremmo fare noi che non conosciamo il cuore intimo delle persone. I suoi gesti arrivano a ciascuno come doni di amore, grazie buone che aiutano davvero. Chi non ha interessi in gioco, come spesso la folla, in qualche modo percepisce questo amore sano e sereno. In qualche modo la gente comprende che in Gesù non vi è violenza ma al tempo stesso che egli affronta i veri problemi, non quelli creati dalle varie complicazioni delle mentalità. Dunque Gesù orienta ad una ricerca del vero, superando i serenismi che non vogliono vedere e sentire dei problemi reali e i negativismi che vedono i problemi anche dove non ci sono. Inoltre Gesù porta nel mistero che svela i discernimenti fasulli della cultura, dei costumi, che spesso vengono vissuti inconsapevolmente da chi in essi è cresciuto.