Risorto nella Pasqua e a primavera

Quando a primavera ascolto cantare il vento
sento che non a caso porta la Pasqua in questo tempo:
rinasce ogni cosa dopo l’inverno,
placano il pianto i gelsomini e le rondini in volo.
Così questa brezza la sento come preghiera di Cristo liturgo del cosmo, di ogni ecclesiale appuntamento.
E tale preghiera e tale canto e tale volo portano anche me nell’abbandono al soffio che ristora e fa contento, come l’albero fiorito del pesco, come l’agnellino appena nato, lo specchiare dell’aria per la neve che si scioglie al sole di marzo.
E si addolcisce ogni ferita e si rinfranca lo stanco e torna a sperare, come naturalmente, come fa Cristo, come fa il tempo.