Questioni dibattute, ciò che mi pare di trarre dalla concreta meditazione sul Gesù nei vangeli. Sono solo domande, nella comunione e nell’obbedienza alla Chiesa.
(Quando scrivo “di per sé” intendo che la verità va però coniugata con l’amore).
Benedizione coppie omosessuali, secondo me sì perché Gesù accompagna con amore il cammino di ciascuno. Ma il matrimonio è un’altra cosa, che però fa luce e grazia anche per le coppie suddette che non possono ricevere tale sacramento. No, di per sé, bambini adottati da coppie omosessuali.
No al sacerdozio femminile e dunque, di per sé, ma con misericordia e senza mettere il dito nella piaga, dunque con morbidezza, nemmeno preti omosessuali.
Gesù dà la comunione ai discepoli di Emmaus non ancora esplicitamente pentiti, confessati e assolti: io sono il pane della vita, chi viene a me non lo respingerò. Gesù non è schizofrenico vicino a tutti nella vita e condannatore nell’eucarestia. Gesù non usa mai, mi pare, la parola degno nel senso di una indegnità morale rispetto a lui, ma solo nel senso di cammino gradualmente adeguato. I discepoli invece la mettono sul piano della dignità e questo doppio binario, l’amore meraviglioso di Gesù e il sottile moralismo dei discepoli, comunque in crescita fiduciosa, emerge in filigrana nei vangeli.
La confessione non è una dogana, Gesù lava i piedi a Giuda pur conoscendo il suo animo in quel momento e poi si direbbe gli dà anche la comunione. La confessione è un possibile, gradualmente consigliabile, aiuto a ricevere la grazia, l’eucarestia.
Gesù comprende tanti cammini apparentemente irregolari ben al di là degli schemi.
Nella Chiesa si sviluppi una reale, nella fede, collegialità, sinodalita’, con il papa, vicario di Cristo, che è punto di sintesi nell’ascolto di tutti, piccoli e grandi e dunque non autoreferenziale. Ciò libera dalle formalità delle competenze, dei ruoli, che, assolutizzate, spengono la ricerca del vero: immaginiamo un profeta in antropologia teologica? Il papa accoglie e lascia sviluppare i carismi, propone con delicatezza alcune piste, spesso senza imporle. Semina come Gesù più che imporre.
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