L’inganno di non comprendere che il cuore è uno (Vangelo di lunedì 6 novembre 2023 e commento)

Lc 14,12-14 Lunedì 6 novembre 2023, XXXI settimana del Tempo ordinario, anno dispari

In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
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L’amore in Dio è un cammino infinito ed è l’unica via per amare sempre più autenticamente. Il cuore è uno, quando non amo qualcuno amo meno anche gli altri. Quando si parteggia per i propri affetti personali senza verità in realtà si sta indebolendo miopemente ogni rapporto. In tante situazioni quando si ama la persona più fragile tutti si sentono amati. Che inganno guardare solo al rapporto personale: se un ragazzo tratta bene solo la propria ragazza e male gli altri prima o poi tratterà male anche la propria ragazza. Se si guarda solo al rapporto personale se poi per esempio il fidanzamento si va spegnendo uno dei partner può tendere a pensare di non attirare l’altra persona. Invece se l’altra persona è immatura può essere lì il problema: crescere nell’amore autentico.
In genere, poi, si osserva che l’amore di Dio si concretizza in tanti aspetti nell’amore verso i fratelli. San Giovanni nelle sue lettere riporta tale pensiero ma anche l’opposto e mettendolo come fonte: da questo conoscete di amare i fratelli se amate Dio. Solo in lui cresciamo nell’amore autentico, non ripiegato su noi stessi, sulle nostre possessività, pretese…