Il calcio internazionale manifesta un effetto civetta. Nonostante i notevoli giochi di potere pure in esso possibili non si è ancora arrivati all’incontrastato dominio politico, di sistema, di una sola nazionale.
Ciò comporta la possibilità per ogni squadra di raggiungere o meno certi risultati almeno in parte sulla base di scelte realmente adeguate.
Si comprende per esempio che gli interessi politici ed economici possono indurre a dare meno spazio alla formazione e alla partecipazione dei giovani. Ma poi si pagano le conseguenze delle svuotanti logiche di apparato. Si è costretti a cambiare.