La pace in Gesù che tutto porta (Vangelo di giovedì 22 febbraio 2024 e commento)

Mt 16,13-19 Giovedì 22 febbraio 2024, Cattedra di San Pietro

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
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In mezzo talora anche a prove, oscurità, ostacoli, talora in varia misura persecuzioni, che pace, fiducia, gioia, per i cristiani: la fede non dipende da nostri ragionamenti, emozioni, sforzi, è un dono e quando ci viene elargito nella nostra coscienza alla domanda che poniamo a noi stessi ci credo in Dio sentiamo di rispondere sì. Appunto né carne, né sangue ce lo hanno rivelato ma lo Spirito che illumina il nostro cuore. E una volta donata niente ce la può togliere. Possiamo sperimentare dubbi razionali, oscurità dovute a certe prove, sentire Dio lontano da noi e noi da lui ma se torniamo nella nostra coscienza sentiamo sempre la risposta positiva, si credo. E una luce soprannaturale che ci illumina, Dio tocca il nostro cuore e noi parliamo con lui. Ed è lui che sorregge miracolosamente la Chiesa, milioni di teste, nelle stesse verità fondamentali e addirittura in esse la fa crescere, approfondendo nel tempo la comprensione del suo amore meraviglioso. Le altre religioni e filosofie sono invece aree di pensiero in cui la si può pensare alfine nei modi più diversi pure circa le fondamenta. E chi ha detto se non Gesù solo parole d’amore, di fede, di speranza, così semplici e belle, così divine e così umane? Gioia, pace, amore, fiducia, piccoli sorretti e portati per mano da Maria e Gesù.