Ecco un social rivoluzionario, non ancora creato


Un sito che abbia una pur piccola base di notorietà potrebbe aumentare di molto il numero dei visitatori permettendo la libera partecipazione con propri interventi. È necessaria, mi pare, una struttura di coordinamento perché una cosa è la libera circolazione delle idee un’altra sono i reati. Ma evidentemente vi è un gran bisogno di piattaforme di tal genere.

Si tratta di esperienze nuove e l’esperienza potrà suggerire molte cose ma è fondamentale dare spazio alla sete di libertà. Oggi forse sempre più spenta dallo svuotamento indotto da certi poteri. Possiamo così osservare che molti social tendono alla comunicazione breve, certo utile e comoda ma anche a rischio superficialità dilagante. Come potranno invece essere stimolanti piattaforme per liberi, approfonditi, interventi! Se già danno fastidio al potere i social sopra citati immaginiamo quello qui proposto. Il potere spesso afferma di voler proteggere la gente da tante parole ma la gente proprio con la libera formazione e la libera partecipazione può diventare sempre più capace di discernere da sola e non con l’aiuto dei soliti protettori interessati.
Forse oggi solo YouTube permette interventi più meditati (ma con limiti non giustificati ai contenuti) ma un video richiede molto tempo per essere visto.

Siamo nell’epoca del sussistere pressoché esclusivo di due nuove classi sociali, non a caso ignorate da tanta sociologia: quella dei manipolatori del pensiero unico e quella della massa dei manipolati, spogliati, svuotati, di tutto. Cerchiamo ogni via per uscirne fuori, per stimolare la libera formazione, il libero scambio e la libera partecipazione. In tempo di pensiero unico che spegne le coscienze.