Discernimenti inconsapevolmente predeterminati

I discernimenti delle guide nella Chiesa sono predeterminati spesso da impostazioni vissute di cui si è poco consapevoli.
Esse girano intorno alla cultura fondamentalmente razionalista che prevale in Occidente da secoli.
I razionalisti vogliono applicare regole astratte. Gli omosessuali, per i razionalisti, non vivono il normale orientamento e dunque non possono venire benedetti. È vero, invece, che un omosessuale crescendo nella fede può giungere a venire sostenuto dalla grazia a vivere nella castità. Ma si tratta appunto di grazia che il cielo può decidere di donare e senza la quale sarà anche impossibile ad un omosessuale la castità. Dunque si può benedire una coppia omosessuale che lo chieda perché non si può pretendere l’impossibile dalle persone. Bisogna comprendere il reale umano cammino possibile e non discernere per astrazioni.
Gli spiritualisti guardano alla ragione astratta con sospetto ma essa resta la loro cultura di riferimento. Essi si rinchiudono in una variamente astratta vita spirituale e delegano sia pure con sospetto i discernimenti concreti, psicologia, economia… alla cultura citata.
Anche gli spiritualisti possono talora tendere in modo diverso a proporre discernimenti variamente disincarnati, astratti.
I pragmatisti fuggono le astrazioni e si rifugiano in una vita pragmatica, perché anche la loro cultura di riferimento resta comunque il razionalismo. Dunque ecco che omosessuali e transessuali possono essere padrini di battesimo. Ma qui non si tratta di un cammino di crescita. Sembra proprio che per Gesù la donna abbia ruoli diversi sotto certi aspetti dall’uomo. La donna non può essere prete. Dunque di per sé gli omosessuali maschi non dovrebbero poter diventare sacerdoti. Certo la misericordia di Dio è grande. Allo stesso modo il padrino, un secondo padre, dovrebbe essere un uomo. Non si tratta di un cammino ma di uno stato. I razionalisti, gli spiritualisti, rischiano di chiudersi in identitarismi variamente astratti. I pragmatisti di buttare il bambino dell’identità con l’acqua sporca delle astrazioni.