Cosa è la disonesta ricchezza? (Vangelo di sabato 21 novembre 2023 e commento)

Lc 16,9-15 Sabato 11 novembre 2023, San Martino di Tours, vescovo

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
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La ricchezza disonesta è quella in vario modo da restituire agli altri. Se ci si impossessa delle cose dovute agli altri non è possibile ricevere i veri beni che danno vita. Se non si ama ogni persona non si potrà amare davvero nemmeno le persone a cui si tiene perché il cuore è uno. Se si mette il possesso al primo posto non possono venire messe al loro giusto posto le persone, anche quando si pensa di amarle. Ma chi per esempio è attaccato al denaro nemmeno può capire queste cose, gli sembrano per niente concrete, come a quei farisei. Anzi l’avaro pensa di essere il vero saggio e irride gli altri ma Gesù osserva che questa apparente capacità di capire la vita non ha davvero nulla a che vedere con Dio. Bello che questo vangelo venga nel giorno di San Martino che si spoglio’ del mantello per darlo ad un povero, chiamando sulla terra un raggio di sole, la ricchezza vera, che giunge fino a noi nel nostro tempo.