Si sta aprendo da decenni una strada nuova, fecondissima a tutto campo. Un nuovo ritorno al vangelo, come in tutti i profondi momenti di crescita avvenuti nella storia della Chiesa. Un andare per grazia con più attenta meditazione al discernere concreto, nelle situazioni specifiche, del Gesù dei vangeli.
Una strada che aiuta nella comprensione della vita, del cammino spirituale e umano, dei bisogni, di ogni specifico soggetto. Tale maturazione a misura conduce tutta la persona, non una sua anima disincarnata, nel mistero di Dio, dell’uomo, del mondo manifestandole ogni cosa in modo sempre nuovo.
Ma benché questa via abbia ormai una storia pluridecennale è ancora poco conosciuta dai potenti mentre tanta gente ne beneficia concretamente nella pastorale quotidiana. La vita nuova si scopre gradualmente sul campo. Con più difficoltà in sia pure semplici enunciazioni. Quali potranno rivelarsi i tempi, i modi, per una più larga e veloce diffusione di tale spiritualità? Forse Dio vuole che tutto avvenga molto lentamente. Si tratta di un vero e proprio passaggio d’epoca: dall’intelltualismo da tavolino, che sta svuotando e conducendo al crollo generale, alla maturazione serena, a misura, di ogni specifica persona. Dal razionalismo al cuore nella luce che scende serena, come una colomba.
Certo molto potrebbe aiutare un vescovo, ancor più un papa, che facesse propria una tale formazione. Il Signore si potrebbe servire in modo per mille possibili vie eclatante di qualche persona in particolare. Specie di fronte a tanta sordità, a tanto poca sete di riconoscere (e di cercare i modi adeguati per vivere ciò realmente) il nuovo venire di Dio da parte di alcuni potenti. Giovanni il precursore che aveva scoperto il dono meraviglioso del battesimo aveva intuito che una grazia così più grande di lui aveva bisogno della venuta del Messia stesso per poter venire donata in virtuale pienezza.
Preghiamo Maria e Dio perché affrettino il tempo del loro nuovo, liberante a tutto campo, manifestarsi.