Parole prefabbricate o dal vivo (Vangelo di mercoledì 29 novembre 2023 e commento)

Lc 21,12-19 Mercoledì 29 novembre 2023, XXXIV settimana del Tempo ordinario, anno dispari

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
***

Non parole a tavolino ma dal vivo, nelle situazioni specifiche. Ciò non vuol dire per esempio non preparare bene un’omelia ma essere pronto a non ripeterla meccanicamente, in ascolto delle ispirazioni del momento, della circostanza reale. Su questa via si impara ad entrare nel mistero di Dio e dell’uomo, lasciandosi ingannare sempre meno da ansie, schemi, voci interiori ed esterne che confondono. Si entra in una consapevolezza della propria e altrui coscienza spirituale e psicofisica. Ma prima di ciò si è, anche con i propri limiti, nelle mani di Dio che opera con la sua sapienza. Il punto dunque è col suo aiuto cercare di essere sempre più uniti con cuore sincero a Dio, spogliati gradualmente anche dagli attaccamenti più profondi. Solo in Dio anche i rapporti umani più cari trovano la loro autenticità e mettono nel profondo al riparo da sofferenze e delusioni. Il cammino in tale direzione è quello della perseveranza nella crescita.