Lo spettro elusivo

Pare che Lucio Caracciolo abbia affermato che Putin può venire rimosso dalla elite interna, molto difficilmente da una rivoluzione di popolo. In fondo l’analisi sembra significativa e credibile. Non è escluso che Putin rappresenti interessi contrastanti col dilagare di finanza e big tech, di quei poteri insomma che dirigono dove vogliono le menti di tanti con la formazione e l’informazione a senso unico. Così la gente non è in grado di divenire più consapevole e non ha i mezzi per collegarsi. Invece tra le oligarchie potrebbe montare la tendenza a seguire la corrente e a travolgere illusi che con la guerra vogliono imporre il blackout ad internet.

In tale contesto la Cina ha interesse all’indebolimento degli stati occidentali soppiantati dai nuovi dominanti ma molto meno all’indebolimento dell’attuale dirigenza russa. La Cina ha interesse a divenire la sola big tech e forse l’unica via è un continuo logorio degli stati occidentali che porti attraverso varie eventuali strade e fasi a raggiungere tale scopo. La Russia cerca i suoi spazi tra questi potentati maggiori. 

Si tratta di mere domande, non so valutare quanto realistiche. Ma la domanda delle domande resta quella su come mai le big tech imperversino e quasi nessuno sui media approfondisca la riflessione su di loro in relazione a tante situazioni attuali. Alcune risposte plausibili tendono a confermare l’analisi prospettata. Nessuno, né le big tech, né le elites fantoccio al loro servizio, né gli attuali avversari hanno interesse a menzionare il loro crescente potere. Le big tech non hanno motivo per manifestare il loro dominio sulle menti delle persone. I pupazzi citati perderebbero il loro prestigio. Gli avversari per esempio non vogliono fare propaganda ad un nemico che tra l’altro vogliono soppiantare e che ha maggiori poteri per agire come anche essi già agiscono.

Una domanda agli esponenti delle citate elites la pongo su quanto sono consapevoli di essere parte di un meccanismo che sovrasta tutti e dal quale non si esce se non si sviluppa una cultura che esca dal tecnicismo per favorire l’autentica maturazione delle persone. Forse tra tali classi subdominanti vi è chi in fondo è consapevole del fatale trend in atto anche se magari non conosce vie d’uscita. Altri sono prodotti ingenui e puri di tale cultura. Più difficile che vi sia chi creda davvero al potere dei pupazzi.