La Parola seme e non mero concetto (Vangelo di mercoledì 6 marzo 2024 e commento)

Mt 5,17-19 Mercoledì 6 marzo 2024, III settimana di Quaresima

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
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Gesù porta al senso profondo della Parola. La Chiesa ne coglie nella grazia gli aspetti essenziali ma solo in un cammino di crescita nella storia, ritornando sempre nuovamente al vangelo, comprende in che modo meraviglioso ha amato Gesù nella sua vita terrena. La Parola in noi viene come un seme che cresce all’infinito, che errore quando una guida pensa di aver compreso tutto riducendo la potenza, la ricchezza, del seme a mero concetto.