La crisi letta da Pirro

La crisi letta da Pirro

Il potere di finanza e big tech è davvero grande, al punto che, come avevo da tempo preannunciato, molte opposizioni meramente ideologiche, intellettualiste, sono state da esso fagocitate come mostra in Italia il parlamento uniformato, dove ormai le principali formazioni fuori della compagine governativa sono solo specchietti per le allodole per non lasciare occupare da altri quelle caselle.

La ragione astratta mostra di portare al termine del suo percorso ad uno svuotamento in cui restano solo il potere e il denaro. Si formano nuove classi sociali: i poteri forti suddetti con lo stuolo di esecutori degli apparati, della comunicazione, della cultura e la classe dei manipolati, svuotati e spogliati di tutto. Ma a ben vedere gli stessi dominatori sono dominati dal tecnicismo, il robot che prende il sopravvento sull’uomo che lo ha creato. È interessante su queste scie osservare la parabola dei media delle opposizioni ideologiche per i quali dopo il parlamento uniformato tra l’altro il papa tanto aspramente e ideologicamente criticato ora riceve altrettanto ideologiche parole di stima.

La vera opposizione può, nei tempi e nei modi adeguati, costruirsi solo sul favorire, fin dalla scuola, la libera formazione alla luce della identità religiosa-filosofica cercata e nel solo allora autentico scambio con gli altri. Ossia si tratta di cercare le vie adeguate per un salto di qualità: il favorire l’autentica maturazione e dunque anche partecipazione delle persone.

Ma la cultura razionalista è radicata persino in tanta opposizione. Dove si parla di fede e ragione finisce per prevalere la ragione. Si da’ scarsa importanza ad una sinodalità di fatto ridotta ad intellettualismo. Gesù ha invece trasmesso la via della crescita dell’uomo nello Spirito che scende a misura, come una colomba e in mezzo agli altri, nella storia. Una maturazione che orienta a scoprire ogni cosa in modo sempre nuovo.

Cosa significano le parole di Maria a Fatima, “Alla fine il mio cuore immacolato trionferà”? La pervicace, spesso inconsapevole, ubris della ragione astratta sarà superata solo attraverso un crollo che sembra avvicinarsi sempre più rapidamente? O per esempio nella Chiesa ci si aprirà ad una sinodalità non di facciata, con una nuova vera e libera, vivificante, partecipazione anche negli apparati e nei media cattolici? Quali ostacoli incontrerebbe un tale rinnovamento a causa del sistema che tiene in mano il mondo? Sarà necessario imparare a riconoscere e affrontare il vario martirio ad opera della comunicazione a senso unico?