Il “problema” di Dio (Vangelo di giovedì 14 settembre 2023 e commento)

Gv 3,13-17 Giovedì 14 settembre 2023, Esaltazione della Santa Croce

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
***

Gesù, il Figlio di Dio, ci rivela il segreto del cielo e della terra. Ed è un segreto di amore, di comunione in lui col Padre nello Spirito. Un amore vero fino in fondo. Il nome Gesù significa Dio salva, Dio è salute: la riapertura del cuore alla vita integrale, con ogni bene. La verità è venuta sulla terra ed è stata eliminata da poteri terreni ma questo ha fatto emergere ancora più chiaramente l’amore, la libera comunione, che salva senza condizioni chiunque, messo nel tempo nella possibilità di scegliere a proprio modo del tutto consapevolmente, accetti la misericordia divina. Perché nemmeno l’amore e la misericordia regalati in modo completamente gratuito possono venire imposti. Non sarebbero amore vero. Il problema di Dio non è punire, ma salvare rispettando la libertà di ciascuno.