Segnalo qui alcuni frutti della vissuta ricerca del discernere divino e umano di Gesù nei vangeli. Intuizione nuova della Trinità che tra l’altro mette d’accordo oriente e occidente cristiani ma prima di tutto è il segno “fontale” di una via che vissutamente contribuisce alla ricerca del discernere divino e umano di Gesù nei vangeli, nei suoi fondamenti essenziali. Nuova dottrina della giustificazione più semplice e limpida, anche questa frutto e segno di un discernimento che cerca di centrarsi vissutamente in Gesù, Dio e uomo, non per esempio in un Gesù spiritualistico e deducendo poi tanti discernimenti con ragionamenti propri. Nuova ecclesiologia, anche circa il primato del Papa. Tutte intuizioni che nascono da una pista di crescita nuova fondata sulla ricerca del discernere divino e umano di Gesù che tra l’altro coglie gli aspetti positivi degli orientamenti precedenti e quindi non a caso trova soluzioni nuove che mettono d’accordo tutti. Un discernimento che orienta dunque a leggere le cause profonde delle varie visuali e a cercare le vie profonde di una nuova comprensione anche reciproca mentre talora le discussioni sui concetti risultano sterili proprio perché toccano meno le cause generanti quei concetti.
Nuova vissuta lettura del Vangelo, appunto attenta al discernere concreto divino e umano di Gesù, che lascia scoprire mille benefici spunti nuovi circa la sua vita, la sua pastorale e anche spunti innovativi circa aspetti fondamentali della vita della Chiesa, come la comprensione e la amministrazione dei sacramenti. Si scopre al fondo di tutto una sempre più profonda e semplice lettura di fede che rivela tra l’altro tanto mero fare, che spegne, appesantisce, scoraggia… Tante chiavi pastorali efficacissime per comprendere e avvicinare le specifiche persone nei vari territori specifici. Una lettura nuova di tutto l’impianto culturale che supera astrazioni, svuotamenti cercando di contribuire ad entrare sempre più profondamente nel mistero di ogni aspetto della cultura, della vita umana, spirituale, psicologica, della logica, della matematica, della scienza, di ogni campo del vivere e del conoscere, visti in modo profondamente rinnovato. Con una nuova profonda efficacia a tutto campo. Pensiamo al profondo ed incisivo aiuto spirituale e psicologico.
Contributi alla ricerca di chiavi sempre meglio risolutive della vita personale, della pastorale. E anche della vita civile e sociale, che comportano un vero salto di qualità rispetto al tecnicismo imperante.
Tutte letture che cercano con l’aiuto di tutti di essere sempre più adeguatamente centrate e perciò più efficaci, Dio volendo. Suffragate a tutto campo da concreti risultati fuori del comune nei vari campi e situazioni.
Com’è possibile che questo dono immenso resti sconosciuto per decenni a molti nelle gerarchie e non trovi facilmente spazi nel dibattito pubblico? Il punto è che questa via passa dalla conoscenza intellettualistica ad una sempre più profonda consapevolezza, certo nel mistero infinito, della coscienza spirituale e psicofisica nella luce che scende a misura, come una colomba. Come nella vita di Gesù nei vangeli. Non a caso nella Chiesa gerarchica si sono compresi certi concetti nuovi, come le citate soluzioni di secolari problemi ecumenici, senza talora cogliere anche le pur segnalate vie da cui sono stati generati. Si tratta infatti di consapevolezze del cuore che si maturano nella vissuta condivisione concreta, nel dialogo sulla integrale vita personale… Ancora una volta si scopre che il popolo che cerca aiuto nella vita concreta vive con ciò un dono di profezia che può essere meno appannaggio di chi ha più scarne occasioni di diuturna condivisione.
Si percepisce che Dio porta il cammino dell’umanità per le sue sapienti vie e non per quelle di un mero funzionalismo esteriore.
Si penetra nel mistero della vita umana, della spiritualità, della cultura… Si prende il buono da ogni dove, come in vario modo grazia, ma anche si coglie sempre più la complessità dei doni, delle ricchezze, della storia umana, che non possono venire ridotte a ciò che è pubblicamente noto, per esempio nella cultura.