Una sinodalita’ saggia

Il razionalismo costringendo in schemi aumenta il rischio delle logiche di apparato, della sordità, della tendenza ad imporsi sugli altri. Il bianco o nero che imperversa in molte epoche ci si può chiedere se non parli da solo. Possibile superare logiche riduttive e di potere? Prima di tutto in quanto riduttive sono frutto come detto delle pervicaci chiusure razionaliste di cui sopra; in quanto di potere un problema è anche quello di dover imparare, data la diffusa disabitudine, a tentoni come permettere un’autentica sinodalità senza rischiare di mandare tutto a scatafascio. Vi è da dire che la storia biblica parla spesso della fallacia delle logiche di potere e dei frutti dell’affidamento da piccoli al Signore. La storia biblica però esalta anche la richiesta della sapienza da parte di Salomone. Non si tratta di un affidarsi ingenuo o fanatico e nemmeno di logiche autoreferenziali. Interessante dunque chiedersi come mai Dio stesso evidenzi la decisività di quella invocazione. Non dovrebbe essere normale? Una possibile questione concerne proprio il valutare se persino nelle Scritture la si trovi poco. Forse non di rado già è tanto cercare di crescere nella sequela. Si vuole vivere, la luce sembra un di più quasi inutile. Lo si vede anche dalla sordità agli stimoli altrui. Eppure la luce accolta nella vita la rinnova completamente e all’infinito. La sapienza rese così più leggera e soave la vita di Salomone che egli finì per allentare la vigilanza sul suo cammino di crescita e si perse. Così proprio la sete di sapienza che orienta a tornare sempre vissutamente alle scritture e specie al vangelo ci insegna, dalla storia del successore di Davide, a chiedere anche la vigilanza e la fedeltà.
https://gpcentofanti.altervista.org/isaia-il-fischi-per-fiaschi-del-potere/