Sinodalita’ autentica o mero fare

Sinodalita’ autentica o mero fare

La sinodalità può venire intesa come un variamente artefatto dialogo tra alcune persone convocate in modo estemporaneo. Ciò può comportare ugualmente aspetti positivi ma anche i pericoli e le distorsioni del mero fare. Si tratta invece di cercare le vie di una più profonda formazione che apra ad una crescita integrale, spirituale e umana, nello scambio con gli altri. Fin dalla scuola: senza poter crescere in essa alla luce della identità liberamente cercata e nel solo allora autentico scambio già si causa uno svuotamento, una omologazione, delle persone. La crescita identitaria orienta verso una ricerca vissuta, lo scambio aiuta ad evitare che l’identità diventi ideologia. Si tende verso un cammino dove la persona può trovare serenamente sé stessa.

Per noi cristiani il cercare sempre più, come lui stesso ci ha detto, le vie verso il discernere concreto, divino e umano, di Gesù è la strada che apre tutti gli orizzonti: l’ascolto ed il dialogo, lo sviluppo sempre più pieno di ogni vocazione, la partecipazione… Superando astrazioni e formalismi che in mille modi si sostituiscono ad un maturare, ad un cercare di comprendere, vivo e vero.

Dunque lo stimolo al dialogo può manifestare risvolti positivi ma anche vanno tenuti in conto i rischi del fare meccanico, che non nasce da autentiche maturazioni. Siamo davvero agli albori di un discernere più adeguatamente incarnato, chiediamo a Maria e Gesù di venire sempre più nella nostra vita e di aiutarci ad accoglierli con cuore sincero. La sincerità è un dono fondamentale per non cadere negli inganni di piste magari confuse.