Oblazione di Vincenzina

Oblazione di Vincenzina

Alla luce sbilenca dalla soffitta buia
lo sguardo tendeva in attesa ogni sera
come venisse di là qualcosa che in fondo
non c’era, come volasse uno sposo chimera.

Come il barlume fosse preghiera venuta
dal cielo
ed i camini sui tetti davanti angeli santi
in vedetta per dare la buona novella.
Come miracolosa si rivelasse ogni cosa.

Da: https://gpcentofanti.altervista.org/e-ne-senti-la-voce-gv-3-8/