Non mi pare, non comprendo

Non mi pare, non comprendo

Fa riflettere nell’epoca dell’onnipervasivo pensiero unico rilevare le risposte più frequenti di coloro che del pensiero unico si fanno in vario modo strumenti. In mezzo al grigiore dell’uniformismo affermano di non notare questo piattume. Altri rispondono di non comprendere questi riscontri. Sarebbe interessante andare a studiare le reazioni dei notabili in altri tempi di dittatura imperante. 

 

Certo colpisce anche vedere quei passaggi in cui crolla un regime e allora si trasformano moltissimi suoi sostenitori. Ma sono passaggi che mostrano anche come davvero possono esistere persone che si lasciano plasmare inconsapevolmente da certe culture. Insomma non tutti sono soltanto furbi sempre attaccati al carro del vincitore. Si danno pure quelli con varie percentuali di sincera convinzione.

 

Allo stesso modo è davvero stupefacente vedere certi esponenti di regime non battere ciglio quando si imbattono in persone profondamente innovative, feconde di vita nuova in vari campi ma totalmente misconosciute dal grande pubblico. Niente di strano, per loro, che ciò possa avvenire. La cultura e la vita possono tranquillamente fare a meno di codesti rinnovatori, continuando i chierici di stato ad incensarsi tra di loro.