L’odore delle pecore

Ho già osservato che la scuola è stata un fulcro decisivo del progressivo annichilimento di molte generazioni.
Prima l’imposizione della fede cristiana, poi un falso, svuotante, neutralismo pseudo tecnicista, variamente colorato. Ora si parla di solidarietà, di incontro ma senza in momenti distinti un’adeguata formazione alla luce dell’identità spirituale, culturale, liberamente cercata non può che trattarsi di omologazione. Un paradossale, furbesco, spegnimento in nome di valori usati in modo distorcente.

Il dilagare onnipervasivo del pensiero unico sta disinnescando ogni anelito, ogni slancio, di vita autentica. Credo che possa non essere facile trovare giovani davvero cattivi, spesso i giovani in qualche maniera conservano ancora una certa innocenza di fondo ma la superficialità, l’edonismo, possono di fatto imperare.

Gesù si commosse per loro perché erano come pecore senza pastore. Finanza, big tech, i poteri, hanno mille modi per manipolare, teleguidare, a proprio piacimento.
Sono esperienze forse profetiche anche per la società quelle di ragazzi che, per esempio, vanno dallo psicologo perché pensano di accusare una qualche forma di nevrosi e si sentono rispondere che non si tratta di malessere psicologico, il problema è che non hanno trovato un senso alla loro vita.