Lo sguardo di Gesù sulla gente

Lo sguardo di Gesù sulla gente

Talora si sente dire che l’Europa si è scristianizzata o che la gente ha una “fede fai da te”. È sempre interessante andare a cercare lo sguardo di Gesù nei vangeli in tante situazioni. Per esempio quando Gesù parla dei Samaritani che erano considerati eretici, ai margini della fede del tempo, lo vediamo indicarli come campi che biondeggiano per la mietitura. Ossia come persone che vanno aiutate nel loro percorso di maturazione. Anche riferendosi alle folle spesso le descrive come pecore senza pastore. Quindi Gesù non accusa le persone casomai evidenzia che nessuno le aiuta a crescere. E nessuno nemmeno Gesù come uomo può crescere meglio senza l’aiuto degli altri, e anche di chi aiuti una crescita a misura, serena e profonda, della specifica persona. Colui che fa la volontà di Dio è per me fratello sorella e madre dice Gesù.
Evidente che vi sono domande implicite circa i potenti e/o circa la cultura prevalente che forma la gente. Dunque oggi allo stesso modo possiamo affermare che ciascuna persona viene stimolata a maturare fin dalla scuola alla luce della identità spirituale, culturale, liberamente cercata e del solo allora più autentico scambio? La scuola, la cultura circolante, la grande informazione, non sono oggi le principali vie di un pensiero tecnicista, svuotante, omologante?
Meditare il vangelo, la vita di Gesù, è una fucina di continue scoperte.