Lo sfacelo della tecnica e il seme che muore nella terra

Sono ormai giunte al capolinea la cultura della ragione astratta, la conseguente politica del mero fare, svuotato di autentiche, plurali, vissute ricerche umane integrali. Nel vuoto, nella banalità, nella ripetitività, non vi è spazio che per il potere, il denaro, come previsto e oggi dimostra il parlamento uniformato. A chi cerca davvero la vita, il dialogo, la condivisione, non resta che essere un piccolo chicco di grano che muore nella terra. Un seme che maturi nei sempre più esigui anfratti permessi dall’onnipervasività in vario modo manipolatrice del grande fratello. Ma nella fiducia certa nella potenza rinnovatrice del Seminatore che uscì a Seminare il suo Seme. Non concetti da comprendere con il cervello e applicare con la volontà, non subito cultura già preparata per tutti ma semi di fecondi diversificati, liberi, sviluppi. Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.