La Domenica delle Palme ci mostra l’inganno del demonio. Parto dal punto finale: una religione senza Dio, si fa fuori Dio per il bene di Israele. Dunque un male mascherato da bene, perché il male evidente è più difficile da fare accettare. Un falso bene che si ottiene separando il cielo dalla terra: un Dio che non può farsi uomo. La torre di Babele, un bene costruito con criteri terreni non sulla fede in Dio; una bontà, una vicinanza, in realtà terrena, perché discerne coi propri criteri terreni e non nella fiducia nell”amore di Dio, davvero attento e vicino a tutto l’uomo: Abramo che pensa che Dio gli chieda di sacrificare come olocausto il proprio figlio perché deve stare Dio al primo posto mentre solo in Dio Isacco sarebbe stato veramente, liberamente, amato e non posseduto; i discepoli che sarebbero andati su una via di falso bene restando con Tommaso fuori dal luogo dell’appuntamento con Dio, il cenacolo, per fare coraggio a Tommaso ma con criteri terreni che avrebbero tolto a Tommaso, a loro stessi e al mondo il lasciarsi portare nel meraviglioso, davvero vicino in tutto, onnipotente, amore di Dio; la Maddalena che si sente chiamata con amore da Gesù risorto il quale però le dice di non trattenerlo, perché deve salire al Padre suo e Padre nostro, Dio suo e Dio nostro, perché solo nel suo seno potrà ricevere e da lì inviare come seme la pienezza dello Spirito, appunto dell’amore meraviglioso di Dio. Separare il cielo dalla terra mentre lo Spirito si rivela in modo virtualmente pieno nell’umano, Dio in Gesù: l’eucarestia ridotta a simbolo, non presenza reale di Cristo; e perché confessarsi con un uomo, se si può chiedere in privato perdono a Dio? Fidarsi di Dio senza cercare a tempo opportuno lungo il proprio cammino, e dunque se Dio dona questa grazia, un padre spirituale, una comunità di crescita con un formatore mandato dalla Chiesa e di cui ci si fida… Ed ecco il punto sorgivo dell’inganno del demonio: vediamo che anche i santi, come quelli qui citati, hanno sperimentato queste difficoltà, ma la loro sincerità ha permesso loro di lasciarsi portare oltre. Gesù dice che il demonio è omicida e padre della menzogna perché è solo così, nella falsità, che ogni persona può lasciarsi ingannare. E per questo la preghiera testamento di Gesù (Gv 17) è tutta sulla sincerità: Gesù ha custodito nella verità, chiesto al Padre di consacrare nella verità, di proteggere dal maligno, i suoi discepoli…
Il punto dunque è la sincerità possibile secondo la grazia ricevuta. Lì è Dio che opera, anche nel sereno cammino di un ateo, anche nel cammino per tanti aspetti fragile e confuso per il quale una persona sta passando. Gesù non giudica dall’esterno ma comprende con amore il percorso di ciascuno.
L’inganno decisivo
- La luce dell’amore (Vangelo di Domenica 13 aprile 2025 e commento)
- Il vero bene apre al nuovo bene (Vangelo di mercoledì 16 aprile 2025 e commento)