L’ideologia annulla persone e comunita’

Identità e scambio tra di esse sono aspetti distinti e complementari. Quando si dà spazio ad uno solo di essi o li si mescola senza distinguere i due momenti si finisce in vario modo, talora inconsapevolmente, per spegnere, manipolare, la crescita autentica. La persona viene svuotata, omologata, isolata, massificata…

Quando invece si sviluppano a tutto campo questi due poli le persone sono tendenzialmente aiutate a cercare la vita autentica, superando ideologie, schemi, distorsioni varie. Si può venire orientati a formare comunità serene e aperte all’incontro con le altre. Rinasce dunque anche una più autentica democrazia.

Ciò si può sperimentare anche nella Chiesa. Se la fede diventa ideologia, vario mero fare, le comunità possono vivere forti tensioni. Se si cresce in una fede serena, a misura, si scopre la grazia di Dio. Gesù dice “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35). Dove tale parola viene intesa come un concetto da comprendere col cervello e mettere in pratica con le proprie forze si può finire come al tempo della torre di Babele. Dove ci si lascia portare nella fede dallo Spirito sereno di Gesù è allora davvero lui che aiuta le persone ad accogliersi e ad amarsi.

Pensiamo ad una coppia che litiga sull’educazione dei figli. Come è diverso, pur con tutti i limiti, se le diversità vengono vissute nella fede in Dio. Pensiamo anche all’arte. Non emerge talora plasticamente il vuoto tecnicismo di certe chiese create nella giustapposizione di tecniche specialistiche, liturgia, architettura, ingegneria? E invece certe chiese romaniche o gotiche non trasmettono la fede viva di quella storia?

Lo svuotamento dell’ideologia, del mero fare, del tecnicismo, ha toccato un’apice in un recente documento interno della Commissione Europea. È tutta la vita che può rinascere se, nei modi e nei tempi adeguati, si cerca di favorire l’autentica maturazione delle persone.