Lc 11,1-4 Mercoledì 11 ottobre 2023, San Giovanni XXIII, papa
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».
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I discepoli vedono che Gesù trae tutta la sua vita dal rapporto col Padre nello Spirito, certo anche che viene attraverso le persone e le situazioni. Dunque i discepoli vengono attirati da tutto ciò nella preghiera. Il Padre nostro, qui nella versione di Luca più breve di quella di Matteo, è la professione di fede di Gesù. Una sintesi della sua stessa fede, il suo Credo oltre che la preghiera madre di tutte le preghiere, inclusa l’altra grande preghiera dell’Ave Maria che il vangelo stesso in tanti episodi sembra mettere cronologicamente prima del Padre nostro perché vediamo che Gesù è sempre venuto, nei momenti culminanti, nello Spirito attraverso Maria o con la presenza, l’esempio, l’aiuto, di Maria.
Nel Padre nostro Gesù ci insegna a chiedere la fede, la speranza, la carità, al Dio creatore di ogni cosa (sia santificato… venga il tuo regno… sia fatta…); a chiedergli ogni bene spirituale, umano, materiale, sintetizzato in quella mirabile parola greca epiousion che significa pane soprannaturale e al tempo stesso anche pane di ogni giorno; a chiedergli di perdonarci e di aiutarci a perdonare, infatti questa frase si può intendere come una richiesta nella preghiera e non come un perdonare promesso con le nostre forze; “non ci abbandonare alla tentazione”, “non ci indurre”, questa frase potrebbe venire facilmente spiegata nel senso che Gesù ci insegna a chiedere al Padre ogni cosa, ma che il Padre non ci darà cose che ci fanno male e ci insegna a non chiederle; infine vi è la grande preghiera di liberazione, protezione, dal male.