Cari padri, il 24 maggio 1994, Maria Ausiliatrice, mi sono trovato a vedersi sciogliere dentro di me una domanda che vissutamente mi ronzava dentro sulla Trinità. E mi sono accorto che tra le conseguenze di ciò vi era lo scoprire che le apparentemente incompatibili visioni cattolica e ortodossa invece erano complementari. Visione nuova trinitaria subito accettata da tutti nella Chiesa. L’ho poi pubblicata su Palestra del clero del novembre 1994.
Ma in realtà vi è una spiritualità-cultura tutta rinnovata nella ricerca del concreto discernere divino e umano di Gesù nei vangeli che è alla base di quella citata e di mille altre scoperte spirituali, culturali, pastorali, efficacissime, Dio volendo. Per esempio nel 2000 sono andato da una persona della CEI per comunicare che vi era una soluzione più limpida e semplice rispetto all’accordo sulla giustificazione. Ma questa non ha raccolto. Essendo prete che lavora solo anni dopo ho trovato il tempo per andare da padre Ladaria, allora segretario CdF, che ha subito riconosciuto che la nuova soluzione era più semplice e limpida. Dopo pochi mesi cattolici e luterani americani si sono accordati su tale visione. Ma mi sono sempre dimenticato di chiedere a Ladaria se vi era di mezzo il mio contributo. Mi interessa solo contribuire alla ricerca della vita vera.
Come si vede queste scoperte non nascono dal nulla, la strada sopra citata è ricchissima e ancora, scrivo dal 1991, non scoperta nella Chiesa. Che si sta solo avvicinando scoprendo la necessità di tornare sempre più profondamente a Gesù, Dio e uomo (teologo e filosofo). Papa Francesco ha fornito e fornisce un vivo contributo di apertura e di approfondimento in tale direzione.
Cari padri il testo scritto non basta è necessario parlare dal vivo.
Ecco due testi:
Lettera dell’11 aprile 2025. La pubblico retrodatata per lasciarla riservata.
Aggiunta della Domenica delle Palme (13 aprile 2025). Carissimi padri questa strada della ricerca del concreto, divino e umano, discernere di Gesù nei vangeli, via che tende a sciogliere ogni nodo e ad aprire le strade è un dono maturato e da maturare con l’aiuto di tutti. Ed è un cammino per ciascuno, voi in tante cose avete molta più esperienza di me. Sono stato aiutato da tante persone buone nella Chiesa, vi sono tanti preti buoni, forse non pochi santi. Tutte le scoperte incredibili sperimentate non sono frutto di intelligenza cerebrale ma della grazia venuta anche attraverso tante persone. In quello che scrivo non si leggano mai accuse o critiche, scrivo con semplicità, grato di tanto bene ricevuto nella Chiesa. Siamo in cammino verso il sempre oltre di Gesù, Dio e uomo, ancora profondamente e concretamente da scoprire. È meglio parlare da vicino. Alla fine il mio cuore immacolato trionferà, dice Maria: il cuore divino e umano di Gesù è la chiave di ogni cosa. Buona Settimana Santa, un caro saluto, d Giampaolo Centofanti