L’era di Gesù, chiave di ogni cosa

L’era di Gesù, chiave di ogni cosa

Come viveva Gesù i suoi discernimenti concreti, come si rapportava con la politica, con la scienza, la psicologia delle persone, con ogni aspetto della vita? Egli da certi lati appare un uomo del suo tempo, per esempio forse non sapeva che si poteva scoprire l’aeroplano o il telefono ma ciò riveste un’importanza marginale.

Possiamo però valutare l’ipotesi che fosse in ogni cosa sulla via delle impostazioni fondamentali equilibrate, ben centrate. Pensiamo al sorgivo rapporto trinitario: la vita, la comunicazione, col Padre nello Spirito appare la chiave di lettura che manca a tutte le visuali terrene ed orienta tanta storia della cultura ad una continua oscillazione tra teoria e pratica, deduzione ed induzione… E ciò, in Gesù, in un adeguato incontrarsi della divinità e dell’umanità: lo Spirito che scende come una colomba, gradualmente, a misura, sul Figlio, docile e piccolino come un agnellino. Trovando nella sua divino-umanità il proprio nido naturale. Lo Spirito dunque che scende e resta su di lui, come nella mirabile profezia del Battista.

Dunque lo Spirito che non calpesta l’umanità ma la fa gradualmente, a misura, maturare verso la pienezza. Si nota dunque un movimento dall’alto, dal Padre ma anche dal basso. Il Padre è l’origine ma non potrebbe esistere neanche lui senza il Figlio, nello Spirito. Solo l’amore è vita, è respiro. Senza lo Spirito si tratterebbe al più di due persone giustapposte, senza origine. Senza il Figlio non ci sarebbe lo Spirito d’amore, di comunicazione. Se lo Spirito fosse una via comunicativa materiale, non una persona divina, ancora il Padre e il Figlio risulterebbero due persone a sé stanti. Invece essi si incontrano e si distinguono in questa altra persona che è l’Amore divino. E la stessa umanità di Gesù è via di comprensione dell’autentico amore del Padre, che non la invade ma la fa fiorire con delicatezza.

Ecco anche dunque la vera logica, non razionalista, astratta, non pragmatica, non spiritualista, ma divina e umana in Gesù. Ecco la vera psicologia, non funzionalismo, non giustapposizione di astrazioni spirituali e tecniche psicologiche ma amore a misura, che solo apre il cuore, gli dà vita, guarisce le ferite della sua mancanza, delle comprensioni distorte, delle risposte meccaniche, ideologiche. Maturazione spirituale e umana tendenzialmente nell’uomo sempre più armonica, che aiuta a leggere in sé stessi e, in una condivisione dal vivo, sempre più anche negli altri. Nei limiti possibili alla persona umana.

Ecco allora una tendenzialmente sempre più adeguata comprensione di ciò che è di Dio e ciò che è di Cesare. In una via mirabile che senza lasciarsi portare progressivamente nel mistero di Cristo ancora oggi sfugge. Ecco tendenziali adeguate impostazioni del rapporto tra fede e scienza. Non teorie al più parallele, magari in dialogo. Ma una maturazione integrale che mostra ogni cosa in modo sempre nuovo, più profondo, adeguatamente distinto.

Gesù si può forse dire viveva essenzialmente nelle coordinate adeguate ad una continua, ben centrata, crescita a tutto campo. Insieme agli altri , nel mondo. Vissuto duemila anni orsono eppure nell’essenza avanti a noi. Dunque anche lui maturando integralmente ma sulla via fondamentalmente appropriata.

In lui dunque possiamo vissutamente trovare gradualmente la chiave di ogni cosa ma egli ci porta con delicatezza nel mistero. Al punto che il prenderlo sempre più attentamente sul serio anche come uomo, meditando nella concreta sequela i vangeli, si può configurare come una grazia capace di aprire una nuova epoca nella storia dell’umanità. Forse non a caso l’era del cuore immacolato di Maria, delle porte dei cuori tendenzialmente completamente spalancate a Gesù, Dio e uomo, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo.

Non è un caso dunque che su questa via si sono sciolti naturalmente i principali secolari problemi ecumenici, si sono aperte strade nuove nella spiritualità e nella cultura a tutto, campo. Le persone rinascono spiritualmente, psicologicamente, si possono trovare le vie per avvicinare Dio a tante persone, capendo via via sul campo i loro autentici percorsi, i loro bisogni integrali. Si scoprono le strade, personalissime, di una vera crescita della società, devastata da tanto fasullo intellettualismo, pseudo tecnicismo.