Le vie nuove e feconde non emergono sui media del sistema

Le vie nuove e feconde non emergono sui media del sistema

Finanza e big tech hanno sostanzialmente in mano gran parte della terra, molta della restante fetta è in mano alla Cina con la quale i poteri citati paiono da tempo mostrare una concomitanza di interessi. In un mondo globalizzato la comunicazione è in mano a tali entità lasciando emergere ovunque solo il proprio pensiero unico, vuoto e falsamente tecnicista e tutt’al più un bianco o nero che non fa che corroborare la teleguida di questi dominatori. Tanto che poi bianchi e neri finiscono per ritrovarsi sugli stessi scranni di governo.

In tale contesto la ricerca del vero è sostituita dal poter intervenire solo in base a ruoli, competenze, notorietà, raggiunti non dentro la libera crescita ed il libero scambio di ciascuno con gli altri ma in siffatto clima asfittico. Scoperte interessantissime possono non venire alla conoscenza dei più o venire diffuse non citando i loro autori e quindi oscurando la decisiva manifestazione delle vie da cui sono nate. Piste feconde a tutto campo restano tranquillamente sottaciute.

Nel vangelo vediamo Gesù evidenziare il politically correct della sua epoca come un codice di mero potere, che chiude in uno schematismo da automi la vita delle persone invece di favorire l’autentico sviluppo di cui sopra. Gesù sottolinea l’ipocrisia di questo establishment e la sofferenza della gente ingabbiata da tali sistemi in nome di un falso bene. E indica la via profonda di liberazione: la grazia che orienta a cercare la vita, il vero, con cuore semplice e sincero, cogliendone il senso divino e umano, imparando a non lasciarsi soffocare da metodi e dottrine distorte da meri interessi terreni.

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.

Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».

Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:

“Questo popolo mi onora con le labbra,

ma il suo cuore è lontano da me.

Invano mi rendono culto,

insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.

Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate

la tradizione degli uomini».

Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».