La cultura variamente ufficiale attuale è un sistema formale al quale la ricerca della verità interessa ben poco. Si può intervenire solo per ruoli, competenze, formali e con il forte e non di rado assoluto condizionamento dei codici di apparato. Inoltre il razionalismo imperante può consentire di cogliere la novità di intuizioni che possono però venire comprese riduttivamente, come concetti, formule. Si può per esempio recepire una nuova lettura della Trinità ma intellettualisticamente, riducendola appunto a concetto, a formula. Senza che la cultura istituzionale sia minimamente interessata a percepire come nasce quella nuova interpretazione, che non può scaturire da giochetti cerebrali ma da vissuti rinnovati orientamenti integrali. Il razionalismo insomma coglie la, riduttiva, nozione ma non stimola il rimando alla maturazione del cuore dal vivo, nel concreto, adeguato, scambio dal vivo. La vera vita interessa ben poco alla varia cultura istituzionale. In un tale contesto potrebbe tranquillamente accadere che una persona persino di vasta cultura, che abbia studiato i nodi chiave di tutte le materie, che si trovi su strade di maturazione integrale nuova, capaci di rinnovare fecondamente e, Dio volendo, efficacemente, tutta la vita, la cultura, la pastorale, la società, non venga, certo per grazia, compresa dal vario sistema conoscitivo istituzionale. Il sistema continua a parlare di problemi, di ricerca di soluzioni, all’interno delle varie gabbie su indicate senza essere minimamente interessato a cercare di cogliere gli aiuti del cielo che vengano fuori di queste vie riduttive e distorcenti. Così la “verità tutta intera” si può fare più lentamente strada dal basso, nella vita reale, germinalmente gettando le basi di un mondo profondamente rinnovato.
Le gabbie soffocanti di questa cultura
- Un’anticipazione del banchetto celeste (Vangelo di lunedì 25 marzo 2024 e commento)
- Il boccone intinto e donato (Vangelo di martedì 26 marzo 2024 e commento)