L’apertura di Benedetto XVI e l’ostinazione razionalista

L’apertura di Benedetto XVI e l’ostinazione razionalista

Il razionalismo ingabbia l’uomo in una parte riduttiva e, così considerata, distorcente di sé, quella di un’astratta logica. Ne consegue una chiusura nei propri ragionamenti, fossero anche quelli più apparentemente innovativi. Si può per esempio parlare di sinodalità ma a patto che tutti la pensino come voluto da qualcuno. È impressionante vedere come anche certe guide spirituali sembra non aggiustino mai il tiro, ascoltino solo sé stesse. Colpisce allora vedere il novantaquattrenne Benedetto XVI nella sua intervista alla Heder Korrespondenz proporre in modo che può apparire ulteriormente rinnovato il superamento del razionalismo non trattando più di ragione allargata ma di cuore e Spirito. E vedere questo anziano correggere alcune sue espressioni passate come quella di demondanizzazione rilevando che essa esprime una giusta distinzione del cristiano dal secolo ma non evidenzia anche il giusto aspetto di vita, in Gesù, nel quotidiano. Potendo lasciar sperare in un traboccamento del suo percorso come accenno in https://gpcentofanti.altervista.org/una-chiesa-famiglia/

Gli schematismi imprigionano il cuore della persona e rischiano di renderlo asfittico. Il cuore divino e umano di Gesù, l’eucaristia, conducono nel mistero di Dio, dell’uomo, del mondo, sono il contrario delle logiche astratte.