La vita piena e le ingannevoli tane

La vita piena e le ingannevoli tane

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano! (Mt 7, 13-14).

Dio fa di tutto per salvarci, per farci giungere almeno a scegliere definitivamente la sua misericordia, ci sostiene con ogni cura nel cammino della vita. E’ questo grande amore che lo può indurre talora a non donare così tanta grazia che poi si potrebbe non volere accogliere così intensamente. Nella parabola del seminatore si vede che anche la terra buona produce ora il trenta, ora il sessanta, ora il cento per uno.

Qui sulla terra per la nostra possibilità di rifiutare la grazia finché non l’abbiamo scelta in maniera irrevocabile sembra che Dio possa talora aspettare che gridiamo a lui di venire sempre più, che proprio dobbiamo desiderarlo con ogni zelo perché venga in modo sempre nuovo. Solo Dio sa perché certe persone che pur vivono un certo impegno di sequela si possono bloccare in alcuni attaccamenti, ripiegamenti atavici, in mille tane.

Persone che certo il Signore sostiene comunque in mille modi e salverà ma per certi aspetti non entrano in una vita sempre più piena perché in qualche misura scelgono di lasciarsi sopraffare dalla forza di gravità dell’io. Dunque quando per la grazia ricevuta potrebbero invece lasciarsi portare oltre. Percorsi che possono giungere a ripiegamenti e regressi inconsapevoli. Ripeto qui non parlo di salvezza e di sostegno di Dio, che ci saranno ugualmente da parte sua e che basterà accettare. Parlo di vita più piena.

San Giovanni della Croce afferma che alle delizie della vita spirituale molti vogliono arrivare ma pochi vogliono passare per le vie che conducono in quella direzione. Solo Dio sa come portare al meglio una persona. Ad alcune dona una grazia che le persuade a seguirlo con determinazione, senza traccheggiamenti, altre le muove più gradualmente.

Dunque tanta fiducia e gioia nel fare Dio bene ogni cosa, non timore e angoscia. Ma se Dio fa percepire possibili vie di crescita chi può si doni generosamente, non perda tempo a cincischiare all’infinito, strappi, stacchi, cerchi, corra verso la pienezza della vita in Dio, che scioglie tutti i nodi, apre tutte le strade. Chi può non resti in quegli attaccamenti che sembrano vita sicura e invece sono la fonte delle ansie, delle insoddisfazioni, della precarietà della propria forma di vita.