La vita oltre il bianco o il nero

La vita oltre il bianco o il nero

Almeno in prospettiva anche nella scuola i momenti sono due, ben distinti: crescita alla luce dell’identità religiosa o filosofica liberamente scelta; scambio con coloro che scelgono altre identità.

Quando invece si contrappongono (come fanno gli identitaristi) o si mescolano senza distinguere (come fanno gli incontristi) identità e incontro si svuota, manipola, la gente si fa il gioco dunque dei potenti.

Il mancato sviluppo, fin dalla scuola, di identità e scambio, chiude le persone in fanatismi identitari o in omologazioni scambiste. Sono chiusure che possono perdurare quando si teleguida la gente invece di lasciarla davvero libera di scegliere e di partecipare.

Impressionante vedere che appunto tali ideologie favoriscono entrambe i potenti perché privano le persone di una crescita autentica e le rendono meri individui consumatori persi in una massa anonima. Forse in epoche precedenti l’identitarismo favoriva meglio i dominanti statali, le economie reali, mentre oggi finanza e big tech, i potenti del virtuale globalizzato, preferiscono l’omologazione scambista.

Quella che viene sempre oppressa, manipolata e spogliata di tutto è la gente, sempre nel paradosso di un bene falsamente inteso. Sempre in nome di un bianco e/o nero privi di sfumature.