La profezia di Fatima

La profezia di Fatima

Maria nei vangeli dice poche densissime parole che ancora oggi scopriamo più profondamente. A Fatima ha detto che alla fine il suo cuore immacolato trionferà ed è impressionante vedere come proprio questa sembra la chiave decisiva del nostro tempo. Il superamento della ragione astratta, chiusa in sé, che spegne le persone di vissute ricerche e tutto fasullamente tecnicizza svuotando la società e portandola al crollo.

Un giovane studente mi dice che non può più credere in Dio a causa del big bang, dell’evoluzionismo… Gli rispondo che tali teorie non sono in contrasto con la fede cristiana ma preferirei parlarne dopo. Cosa avverte nella sua serena coscienza alla domanda se crede in Dio? Afferma che sente di credere. Ecco, gli segnalo, il dono della fede, in chi l’ha ricevuto. Il problema del giovane si è risolto prima di sviluppare una pur utile riflessione sulla concordanza della fede con quelle ipotesi scientifiche.

Una mamma ha due figli maggiorenni. Si sente obbligata a spingerli ad andare a messa vista la propria fede. Le propongo di non lasciarsi ingabbiare da ragionamenti meccanici ma di ascoltare il proprio cuore di mamma che comprende i suoi figli. Si sente sollevata e discerne che un figlio fa bene a stimolarlo mentre l’altro è meglio lasciarlo in pace, solo pregando per la sua fede e cercando di convertirsi sempre più lei stessa.

Una persona ha un collega di lavoro che lo ha messo in difficoltà. Sta pensando di redarguirlo severamente ma pregando intuisce che è meglio lasciar decantare la cosa e aspettare qualche giorno per ascoltare cosa lo Spirito di Gesù le possa suggerire. Trascorsi alcuni giorni si accorge che aveva ingigantito la cosa che ora si è ridimensionata da sola e meno male che non ha preso decisioni a tavolino.

La ragione astratta ha condotto la Chiesa a talora proporre una scuola cristiana per tutti. Poi per rispetto dei non credenti una scuola neutra delle mere nozioni, del civismo omologato. Il cuore restituisce al singolo studente la scelta della propria formazione alla luce della identità da lui cercata e nello scambio con gli altri. Più autentico sviluppo di ciascuno e più autentica democrazia.

L’ubris, la superbia, della ragione astratta chiude la persona nei propri riduttivi, distorcenti, svuotanti, calcoli mentre la coscienza spirituale e psicofisica, ossia il cuore, la mette in diretto contatto con lo Spirito (che in questo tempo più diffusamente, anche proprio nel confronto, viene per grazia colto scendere delicatamente, come una colomba, facendo fiorire, non calpestando, lo specifico soggetto umano). Lo Spirito di Gesù conduce in un sempre più profondo, semplice ed equilibrato contatto con Dio, con sé stessi, con gli altri, con il mondo. Anche una persona che non ha ricevuto il dono della fede può vivere nella Luce ricevuta, che sotto altri aspetti può avergli elargito molteplici doni (noi cristiani sappiamo provenienti da Gesù) che un credente invece ancora non ha.

Padre Kolbe profetizzò una nuova epoca, l’era dell’Immacolata. Rileviamo che la grande grazia dei dogmi dell’Immacolata e dell’Assunta ha preceduto i due ultimi concili con il dono di verità della infallibilità papale ex cathedra il Vaticano primo e la nuova tendenziale comprensione della umanità alla luce della fede il Vaticano secondo. Maria stella del mattino, porta del cielo, madre della Chiesa…