La Fiat, la Superlega ed altri passaggi

La Fiat, la Superlega ed altri passaggi

La Fiat, la Superlega, cosa succede? Vi è un accentramento dei poteri mondiali ad opera della finanza, delle big tech. Non solo le piccole e medie imprese, aziende, le libere professioni, la gente, sono spogliati di tutto ma anche i potentati specie di alcune nazioni vengono ridimensionati e inglobati per esempio in Europa da Germania e Francia.

È un caso che per strada non si vedono quasi più macchine italiane? È un caso che di queste cose i media quasi non parlano? Importante anche capire come leggere la vicenda Superlega. È un tentativo di questi potentati minori di smarcarsi o si tratta di un cavallo di Troia per un ulteriore accentramento? Come mai non vi aderiscono proprio le squadre tedesche e francesi? Contrasti per il potere o specchietti per le allodole? Significativo anche vedere le interpretazioni del vario establishment. Quante volte in nome della vicinanza al povero si spogliano di ogni cosa tutti, poveri compresi? Ma segnali singolari giungono anche dalle sedicenti opposizioni: come mai pongono alla Superlega le stesse critiche del sistema? Come mai non trattano di questo almeno apparente spogliamento persino dei potentati italiani?

Se nella Chiesa non ci si apre ad una sostanziale e non formalistica, istituzionale, per mere competenze, ricerca del vero si rischia di finire per collaborare con i dominatori del mondo. Tra l’altro può accadere che qualcuno qua e là prenda germinale consapevolezza della urgenza di un passaggio epocale antropologico. Ma se nella Chiesa non si dà spazio a tutti e a chiunque abbia spunti interessanti da comunicare può accadere che di questi spunti innovativi si impossessino facendoli passare per propri singole persone che in vario modo restano nella mentalità elitaria e non in quella di una crescita comune. Davvero solo Dio sa come condurre la storia in mezzo a tante debolezze e magagne.