La Chiesa, la stampa e la vera opinione pubblica

La Chiesa, la stampa e la vera opinione pubblica

Prima del Vaticano II poteva venire fatta prevalere un’immagine di Chiesa in varia misura perfetta e trionfante in un mondo troppo terreno. Poi con l’ultimo concilio si è formata una visione della Chiesa in dialogo col mondo, disponibile ad imparare anche da esso. Si può ritenere che in entrambe le fasi abbia avuto la sua influenza la parabola della cultura razionalista, prevalente nella cattolicità.

L’esperienza successiva può forse stimolare qualche nuovo aggiustamento. La Chiesa è fatta di esseri umani in cammino; le sue pur legittime guide possono risultare variamente anche non poco limitate nel discernimento; vi sarebbe bisogno di una sempre nuova formazione spirituale e umana in cammini di fede centrati sul vangelo guidati da formatori adeguati e in comune meditazione con i fedeli; dovrebbe da tutto ciò svilupparsi una partecipazione fondata su una ricerca del vero a tutto campo, il meno possibile limitata dai formalismi per esempio delle competenze; in dialogo anche con ogni uomo; ma anche in una nuova più equilibrata consapevolezza di tanta possibile terrenita’ interna e tanto più esterna. 

Una Chiesa insomma che cerca di mettere ogni realtà umana al suo giusto posto nella ricerca di imparare sempre più, sempre in modo nuovo, da Gesù, Dio e uomo. Ma allora i pastori non vanno ascoltati? Quando si cercano con cuore sincero gli aiuti per crescere Dio sa cosa fare. Una cosa è il pastore, il formatore, che nel lungo periodo ci si trova confermati a riconoscere come quello inviato dal Signore per sé stessi, altra sono i restanti pastori ed educatori nelle loro varie sfumature. In comunione, obbedienza, buona disponibilità, con i vescovi. 

Fin dall’inizio i vangeli sembrano presentare queste linee. Pensiamo alle vite degli apostoli e alle varie fasi della loro relazione con Gesù. Pensiamo al Magnificat, con Dio che disperde nei pensieri del loro cuore quelli che appaiono sopra, rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili. Pensiamo a Gesù che parla di un regno dei cieli vicino ma sempre oltre; che dice che il regno di Dio è in mezzo a noi; che il suo regno non è di questo mondo…

Visuali rinnovate che pongono in un più libero ed equilibrato rapporto con poteri terreni che sempre più con protervia cercano di condurre la Chiesa dove vogliono e con chi vogliono, sotto minaccia di farlo con le buone o con le cattive. 

Possibili sviluppi anche verso una rinnovata sinodalità, verso il superamento del razionalismo…