La chiave che scioglie i nodi, apre le strade

La società attuale non aiuta a cercare il vero sé stessi e orienta a fuggire da paure, incertezze, speranze, trovando risposte fasulle, propinate dal potere. Ecco la vera rivoluzione che si può diffondere: cercare sé stessi. Qui sotto parlo di come non farsi ingannare.

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Viviamo in un’epoca in cui poche persone hanno in mano il potere della comunicazione. La maggior parte delle persone non può dire ciò che pensa nel dibattito pubblico. La cultura della ragione astratta poi svuota di ricerche profonde e personali. Si trasmettono valori apparentemente logici ma in realtà omologati appunto perché non nascono da visuali maturate liberamente e liberamente confrontate con ciò che credono gli altri. In questo vuoto di libera maturazione e partecipazione prevalgono i codici di apparato. Pensiamo ai media, alle istituzioni culturali, se non sei strumento del potere perdi il lavoro. Questo vuoto, questa omologazione, fanno comodo al potere, perché chi non cerca la vita autentica è facilmente manipolabile. Telecomandati verso immagini di successo fasulle perché vengono scelte sempre, appunto, persone che trasmettono ciò che vuole il potere o una falsa trasgressione che propaganda proprio ciò che il potere vuole. Si può uscire da tutto ciò? Chiunque può cominciare a cercare il vero sé stesso e confrontarsi con altri. Già questa è una rivoluzione che si può diffondere in una società che sottilmente teleguida il tuo pensiero anche quando parla di libertà. Cosa senti nella tua coscienza spirituale e psicofisica, ossia nel tuo cuore? Non sono i ragionamenti astratti che ti fanno trovare te stesso/a perché non sei un computer. La vera luce che illumina il tuo cuore lo apre, se cerchi di accoglierla, gradualmente, a misura della tua autentica crescita. Dunque non sensi di colpa, forzature, risposte meccaniche. La luce vera non calpesta la tua umanità ma la fa maturare nella semplicità e nel buonsenso. È su questa via, quando cerchi ciò in cui credi, che trovi gradualmente le risposte alle paure, alle incertezze, alle speranze. Se nessuno ti parla del cercare il vero te stesso come potrai ascoltare e trovare risposte a ciò che davvero hai dentro? In realtà in varia misura verrai spinto a fuggire da te stesso cercando risposte che mettano a tacere paure, incertezze, invece di cercare risposte autentiche. La strada dunque è non farsi condizionare da ciò che non ti stimola a cercare il vero te stesso o che magari a fin di bene, per impreparazione involontaria, non accompagna la tua libera ricerca ma ti trasmette strade prefabbricate che tu non hai liberamente scelto (diverso per esempio il caso dei genitori che, quando sei piccolo, ti insegnano la cosa più bella in cui credono. L’alternativa per loro sarebbe non trasmettere nulla ma il nulla diventerebbe ciò che impari. Altra cosa, ancora, è, nei casi opportuni, l’annuncio di una via). La tua personalissima strada non la trovi in ragionamenti astratti perché non sei un computer, la trovi nel tuo cuore. Una catechista di 23 anni mi diceva che non poteva più credere perché, studiando scienze, big bang ed evoluzionismo dimostrano che Dio non esiste. Potevo rispondere con mille ragionamenti ma invece le ho chiesto cosa sentiva nella sua serena e semplice coscienza, di credere in Dio o no. Avendo ricevuto il dono della fede mi ha risposto di sì ed ecco che ha ritrovato sé stessa. Se non avesse ricevuto il dono della fede avrebbe risposto di no e allora le avrei proposto di cercare liberamente nel proprio cuore in cosa credeva. Poi abbiamo visto che fede e scienza non confliggono anzi che proprio maturando in ciò in cui si crede si è sulla via per comprendere meglio non solo sé stessi ma per comprendere meglio anche gli altri e il mondo. La ragione astratta distorce e considera riduttivamente anche la scienza che ormai sta scoprendo questi suoi attuali limiti.