Con l’aiuto anche di tante persone mi sono ritrovato da molto tempo a scoprire la via di una rinnovata attenzione a Gesù nei vangeli, al suo discernere concreto, divino e umano. Gesù può venire considerato in modo per certi aspetti spiritualistico ossia facendo passare il discernimento, pur spirituale, per filosofie terrene. In genere le filosofie più diffuse sono oggi di origine razionalista. Nella Chiesa possono configurarsi come: fede e ragione variamente astratta. Si tende alla societas christiana; come spiritualismo che guarda con sospetto a questa astratta ragione ma in varia misura rimane in questo ambito intellettualista ed è non più pienamente attento all’incarnazione specifica in ciascuno. Si pensa ad un resto di puri e duri; come riconoscimento più consapevole di tali astrazioni, di tale minore attenzione all’umano e all’umano specifico ma, restando la cultura razionalista quella di riferimento, si rischia di finire in varia misura nel pragmatismo gettando via il bambino delle identità con l’acqua sporca delle astrazioni. Per esempio si può tendere all’incontro pratico con le persone di ogni filosofia e religione ma si può essere meno attenti allo sviluppo, in momenti distinti, delle identità. Potendo finire nell’omologazione dell’indistinto. Così una solidarietà omologata coinvolge poco perché non nasce da una ricerca personale profonda.
Tornando al Gesù dei vangeli vediamo che non ha parlato di fede e ragione, maturava invece nello Spirito che scendeva su di lui delicatamente, a misura, come una colomba. Così la sua umanità intera fioriva senza venire forzata, calpestata, incupita e veniva portata nel mistero.
Per tali motivi su questa via anche una persona di pochi studi può virtualmente rinnovare tutta la vita e la cultura. Non è come nel caso di san Francesco che alla fine della sua vita riconosce di aver peccato contro frate corpo.
Comunque io ho la maturità classica, sono laureato in scienze politiche, ero avviato alla ricerca storica, oltre ad aver svolto gli studi per il sacerdozio. Ho studiato tutta la vita, tutte le materie, sempre in cerca degli snodi decisivi in ciascun campo.
La vissuta ricerca del discernere divino e umano di Gesù mi ha portato a cogliere gli aspetti positivi degli orientamenti succitati trovandoli armonizzati nel sempre oltre del Figlio di Dio e dell’uomo. Identità e incontro, verità e gradualità-buonsenso del cammino personale, approfondimento conoscitivo ma in contatto con le realtà specifiche e non in contatto pragmatico ma nella serena maturazione spirituale e psicofisica cui accennavo sopra, per le adeguate vie, sintonie, spirituali, integralmente umane, materiali… Si può osservare che l’eterno oscillare della cultura, anche della scienza, almeno occidentali, tra deduzione e induzione, tra astrazioni e pragmatismo, si spiega con la mancata scoperta dello Spirito di Gesù, Dio e uomo. La ricerca del discernimento divino e umano di Gesù armonizzando nel suo oltre gli orientamenti prima descritti orienta verso visuali spirituali, culturali, pastorali, sociali, che più facilmente mettono d’accordo le persone.
In questa luce ciascuno può sentirsi amato, compreso, aiutato a comprendersi serenamente, a crescere secondo le autentiche vie e tappe del proprio cammino personale, i propri bisogni integrali… Si rinnovano la teologia, la filosofia, la psicologia, le scienze, la pastorale… Su tale scia mi sono vissutamente ritrovato a sperimentare scoperte mirabolanti come la soluzione dei principali, secolari, problemi ecumenici. Ma questa via è sorgente di continue, vitali, intuizioni a tutto campo. Ho trovato il modo di avvicinare alla ricerca umana, alla condivisione fraterna, alla fede, persone in numero fuori dal comune nelle più diverse situazioni e nei più diversi, di volta in volta adeguati, modi. Si esce dallo svuotante e omologante tecnicismo a tutto campo e si aiuta ognuno a cercare le vie della propria autentica crescita integrale, anche, in momenti distinti, nello scambio con gli altri.
Si accompagnano le persone senza mettersi al posto di Dio e al posto loro. Si esce anche dal vario mero fare, che può appesantire, scoraggiare e si và verso la leggerezza, la semplicità, il sano ordine, della fede. È tutto un tornare sempre rinnovato, personale e comunitario, ai vangeli.
Il cuore divino e umano di Gesù è la chiave di ogni cosa. Alla fine il mio cuore immacolato trionferà. Ma appunto si tratta di grazia: tanta gente per grazia si lascia aiutare nella propria crescita e scopre questi benefici vitali, come al tempo della vita terrena di Gesù. Non è invece facile trasmettere solo per iscritto o con brevi comunicazioni questa via. Anche se mi pare che qualche aria nuova si possa percepire comunque, come seme.
Per i motivi delineati in questo testo bisogna uscire dal razionalismo che ritiene che solo un professore universitario possa fornire soluzioni culturali nuove. E comunque ho studiato tutta la vita. Per più di dieci anni all’università. Non so quanti professori hanno posto attenzione come ho fatto io anche alle altre materie rispetto a quella della loro specializzazione.
Ma senza la grazia non si può nulla. Vi è una via fecondissima a tutto campo, che può sciogliere nodi e aprire strade, la via del più attento ritorno al discernere concreto, divino e umano, di Gesù nei vangeli. Ma senza la grazia non si può nulla. Si può incoraggiare a pregare, a sperare nella sempre nuova venuta di Gesù, Dio e uomo, a convertirsi, a divenire assetati di luce, si può stimolare a preparare le vie al nuovo venire di Gesù che saprà lui cosa e come fare… Con l’intercessione di Maria e di tutta la Chiesa celeste e terrestre vieni Signore Gesù!
Ecco due letture nuove di brani evangelici:
Gesù fa crescere a misura (Vangelo di giovedì 7 settembre 2023 e commento)
Alla scoperta di Gesù (Vangelo di domenica 13 ottobre 2024 e commento)