Il solidarismo cinico della ragione astratta

Ho descritto altrove alcuni passaggi per certi aspetti quasi consequenziali della parabola della ragione astratta: moralismo variamente farisaico, le grandi ideologie, poi la loro clamorosa smentita storica, il riflusso del nichilismo fino al falso, omologante, solidarismo odierno.

La ragione astratta chiude la persona in una parte riduttiva e distorta della propria umanità. Si perde il contatto col proprio cuore semplice, ossia con la propria coscienza spirituale e psicofisica nella luce serena, a misura. Dunque si perde la via della sintonizzazione con Dio, con sé stessi, con gli altri, col mondo.

Nel drammatico, sopra descritto, saltare di palo in frasca dell’intellettualismo si nota così una costante: un “bene” che schiavizza, distrugge, senza umanità. Per esempio un’ideologia che ammette come plausibili o finge di non vedere i massacri di persone al fine di raggiungere una in realtà improbabile, in quei termini, per quelle vie, uguaglianza.

È questo che rende possibile ai rivoluzionari per la giustizia di qualche decennio addietro di propugnare oggi un falso solidarismo che omologa e spegne le identità e dunque la libera ricerca e la solo allora autentica condivisione delle persone. La logica della solidarietà astratta svuota l’uomo e lo rende facilmente manipolabile. Non è un caso che essa è la bandiera della finanza e delle big tech, ossia dei dominatori di questa epoca. Ma la logica astratta ha reso, come detto, in modo drammaticamente inconsapevole insensibili allora e rende insensibili oggi all’evidenza dello spogliamento di tutto della gente da parte di tali filantropi.