Un uomo giovane, di trent’anni che è Dio. Come vivere serenamente questa responsabilità? Imparate da me che sono docile e piccolino (testo originale di Mt 11, 29). Gesù è sé stesso con semplicità e buonsenso nella fede, tutto abbandonato al graduale, a misura, compiersi in lui, nello Spirito, della Parola del Padre. Non ha programmi propri di perfezione, è plasmato momento per momento dalla luce nel cuore. Ma ha imparato ciò dalla mamma (Dio ha guardato alla sua piccolina, le stesse parole, e Maria non si dà, invece, dell’umile da sola) e dal papà.
Giuseppe è molto agitato, non comprende come possa Maria essere incinta. Si arrovella la mente, pensa di ripudiarla in segreto… Alla fine la sera distrutto dalla stanchezza si addormenta e finalmente in questo silenzio, favorito dal sonno, può ascoltare lo Spirito. Ecco che nella pace dello Spirito ogni cosa torna al suo posto. Come può non credere a quella ragazza così profonda e sincera? Così determinata al bene? Ecco, ora ricorda le Scritture che dicono che la vergine concepirà. Lui pensava si intendesse vergine prima di concepire ma ora si avvede che la Scrittura dice proprio che “la vergine concepirà”. Inoltre loro si erano fidati insieme della particolare, apparentemente contraddittoria, chiamata che sentivano nel cuore: sposarsi eppure vivere un matrimonio illibato. Non erano poi tutti in attesa di un Salvatore mandato da Dio? La luce serena si fa strada nel suo cuore.