Dovrebbe trattarsi della scrittura e del disegno di san Francesco stesso per frate Leone; nell’immagine riportata dal sito non si vede benissimo, comunque si può leggere, per es., all’inizio: Benedicat. Inoltre stranamente non si sente tanto facilmente osservare che la benedizione si conclude con un Dominus (scritto abbreviato) benedicat te f(rate) leTo, cioè leo che con la croce (Tau) in mezzo diventa leto, lieto. Inoltre non si osserva spesso che quella Tau non finisce su una base qualsiasi, come fosse un pezzo di terra nel quale si fissa la Tau, ma nella bocca di un leone. S. Francesco era pieno di amore, di fantasia, ed anche di evangelico umorismo.
Riporto qui quello che appare nella “chartula” della benedizione. Tra parentesi spiego e/o traduco la parola immediatamente precedente:
Benedicat tibi Dns (Dominus) (qui c’è un segno di separazione) custo
diat (custodisca) te. ostedat (ostendat = mostri) faciem (il volto)
sua tibi (qui c’è un segno di separazione) misereat tui (abbia misericordia di te)
cover tat (convertat = volga) vultu suu at te
(qui c’è un segno di separazione) det (dia) tibi pace
Dns (Dominus) bene
dicat
te
f (f iniziale di frate) leTo (Leo che con la Tau inframmezzata diventa Leto, lieto)
(sotto la Tau vi è la testa del leone).
Al link seguente la Chartula